Audit energetico per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti

La necessità sempre più urgente di recupero del patrimonio edilizio esistente, del quale il 65% ha più di 30 anni, comporta uno studio accurato preliminare per non sprecare preziose risorse in tempo di crisi. La via auspicabile per i prossimi anni è far coincidere gli interventi per un necessario risanamento edilizio con quelli per la riqualificazione energetica. Intervenire nella riqualificazione energetica in presenza di uno strumento di diagnosi incide positivamente sull’ottimizzazione dell’investimento economico. Questa ottimizzazione diventa fondamentale in edifici energivori di grandi dimensioni, sia nel caso di edifici di proprietà pubblica che privata.

Per ottenere dei risultati validi nella riqualificazione energetica si dovrebbe prendere quindi coscienza che è importante destinare dei fondi per l’audit energetico per razionalizzare gli investimenti.

COS’E’ L’AUDIT ENERGETICO

L’Audit energetico è lo strumento principale per conoscere e di conseguenza intervenire efficacemente sulla situazione energetica di un’azienda o di un ente pubblico; solitamente è svolto da professionisti esperti nell’analisi edilizia, energetica e impiantistica. E’ uno strumento che fondamentalmente descrive lo stato attuale dei consumi energetici. L’Energy Audit, che differisce dalla Certificazione Energetica, costituisce la premessa che precede l’avvio di un qualsiasi progetto finalizzato all’ottenimento di una maggiore efficienza energetica e risparmio economico.
Non esiste un modello unico per l’elaborazione dell’Energy Audit; ma nel 2011 l’Enea in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia e dei Sistemi dell’Università di Pisa ha però definito una valida metodologia di calcolo per l’audit energetico negli edifici ad uso residenziale e terziario. Gli edifici che maggiormente dovrebbero essere sottoposti all’Audit Energetico sono quelli pubblici dove gli standard prestazionali non sono sempre elevati e gli sprechi energetici gravano sulle tasche delle amministrazioni.

GLI OBIETTIVI DELL’AUDIT ENERGETICO

•        definire il bilancio energetico dell’edificio;
•        individuare gli elementi di criticità e rendere maggiormente efficiente il sistema impiantistico;
•        individuare gli interventi di riqualificazione tecnologica anche attraverso fonti energetiche alternative gratuite;
•        valutare per ciascun intervento le opportunità tecniche ed economiche possibili ridurre le spese di gestione.

COME SI ESEGUE UN AUDIT ENERGETICO

Possiamo distinguere 3 fasi per la stesura di questo strumento di diagnosi:
fase 1 – sopralluogo e reperimento dati degli elementi dell’edificio e della gestione impiantistica;
fase 2 – rielaborazione dei dati per la stesura di un quadro completo sull’energia utilizzata;
fase 3 – individuazione degli interventi possibili con l’indicazione del risparmio economico atteso.

Fase 1: Per effettuare un valido Audit Energetico, per prima cosa è indispensabile un accuratosopralluogo, nel quale vengono effettuate misurazioni degli elementi edlizi, impiantistici e ambientali. Gli oggetti di studio sono: L’involucro edilizio, gli impianti termici, l’impianto di produzione di acqua calda sanitaria, gli impianti e le utenze elettriche, l’eventuale produzione di energia da fonti rinnovabili. E’ necessario acquisire in loco numerosi dati tecnici che saranno fondamentali per la creazione di modelli di calcolo. Vengono raccolti i dati di consumo e i costi energetici ed inoltre dati sulle utenze termiche ed elettriche. Esistono delle strumentazioni tecnologiche che aiutano l’auditor nella fase di rilevamento e che verificano in loco istantaneamente le dispersioni termiche, le temperature, l’umidità relativa, il flusso termico, la trasmittanza degli elementi dell’involucro, la radiazione, la velocità dell’aria, la pressione atmosferica e i valori di illuminamento degli ambienti. Sono presi in esame anche i contratti commerciali di fornitura dell’energia per verificarne la convenienza in relazione alla modalità di utilizzo dell’energia. Si rilevano informazioni sulla potenza degli impianti, sul consumo orario, il fattore di utilizzo, sulle ore di lavoro.

Fase 2: Ottenute queste molteplici informazioni si procede nella ricostruzione dei modelli energetici. Da tali modelli sarà possibile ricavare le performance energetiche e l’andamento dei consumiper tipo di utilizzo (illuminazione, riscaldamento, condizionamento, altri utilizzi di energia elettrica). La situazione energetica, così resa evidente ed oggettiva, viene analizzata criticamente in relazione con parametri medi di consumo per edifici simili per individuare interventi mirati per la riduzione dei consumi e dei costi.

Fase 3: In conclusione viene redatto un piano di azione ( ovviamente non obbligatorio nella sua realizzazione ) nel quale per ogni intervento viene comunicato l’importo, il risparmio energetico atteso annuale, il risparmio economico atteso annuale e i tempi di rientro delle risorse investite. A questo punto il proprietario o il gestore dell’edificio analizzato ha tutti gli elementi per prendere una decisione razionale e cosciente.

Parte fondamentale di una diagnosi energetica è quindi la dimostrazione di fattibilità tecnico-economica degli interventi proposti e la previsione del risparmio in bolletta.

ESEMPI DI INTERVENTI POSSIBILI A SEGUITO DI UN AUDIT ENERGETICO

Spesso a seguito della diagnosi sono previsti interventi del tipo:

•         Maggiore isolamento termico dell’edificio ( attraverso interventi sull’involucro esterno);
•         Installazione di recuperatori di calore nella ventilazione forzata;
•         Sistemi di cogenerazione e trigenerazione per evitare che l’energia termica venga sprecata;
•         Installazione di sistemi illuminanti a basso consumo;
•         Adozione di generatori termici ad elevata efficienza ( pompe di calore, caldaie a condensazione);
•         Sistemi di regolazione intelligente nella gestione dei consumi energetici;
•         Installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile;
•         Sistemi di regolazione intelligente nella gestione dei consumi energetici;
•         Scelta di contratti di fornitura energetica maggiormente vantaggiosi.

Fonte: Architettura sostenibile

 

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