Solar decatlon. La casa più verde, all’Italia i mondiali dell’architettura green con RhOME for denCity
A Versailles la casa costruita dall’università Roma Tre conquista il primo posto al Solar Decathlon, la competizione promossa dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Battute Francia, Olanda, Germania e Costa Rica.
Nei giardini del Re Sole, appena la giuria di esperti internazionali finisce di leggere i punteggi, scoppia la gioia italiana. Francia e Olanda sono state battute all’ultimo secondo, sul filo di lana, con una volata finale che ha portato la squadra dell’università Roma Tre ad aggiudicarsi i mondiali dell’architettura green. Si sono concluse così, con le ultime due sfide sul comfort e sull’innovazione, le 10 prove del Solar Decathlon, la competizione ideata dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per premiare l’edificio con le migliori prestazioni dal punto di vista dell’efficienza, della bellezza, della qualità architettonica.Una vittoria incerta fino all’ultimo momento perché alla Citè du soleil, l’ecovillaggio creato a Versailles, a contendersi il primato c’erano i rappresentanti delle più qualificate università del mondo: i francesi dell’Ecole Supérieure Nationale d’Architecture di Nantes, gli olandesi dell’University of Technology di Delft, i tedeschi della Technical University di Berlino. Ben piazzati erano anche i team degli Stati Uniti, del Costa Rica, della Danimarca e del Giappone. In tutto 20 squadre provenienti da 16 paesi.
“E’ un successo non solo nostro ma di tutta l’Italia che sa produrre innovazione e bellezza e in particolare del gruppo di imprese di eccellenza che ci ha aiutato a realizzare una casa capace di rispondere alla sfida indicata: vivere in modo più ecologico in città sempre più densamente popolate”, commenta Chiara Tonelli, la docente di architettura a Roma Tre team leader della squadra di 40 docenti e studenti che hanno realizzato il prototipo RhOME for denCity. “Abbiamo puntato a costruire non un sogno per pochi, ma un edificio sobrio, che si può replicare a prezzi contenuti, fornisce molta più energia di quella che consuma e stimola attività di vicinato rafforzando la coesione sociale”.
RhOME for denCity è un progetto pensato per il recupero di un quartiere della periferia romana già assaltata dal degrado e sotto lo stress aggiuntivo del cambiamento climatico. Sono 65 metri quadrati ad alta tecnologia realizzati in legno certificato a basso impatto ambientale, dotati di illuminazione naturale e artificiale di avanguardia, con una forte attenzione alla qualità dell’aria interna per garantire comfort e salubrità.
Inoltre un lato dell’edificio è protetto da una grande vela mobile che dà ombra ed energia perché contiene pannelli fotovoltaici ad alta efficienza incapsulati in un guscio molto sottile di policarbonato. Sotto la vela i parapetti delle logge sono formati da pannelli termodinamici che forniscono acqua calda ed emettono aria fresca migliorando così il rendimento del fotovoltaico e la godibilità estiva del terrazzo. Le mura di rivestimento contengono sabbia, un materiale a basso costo che moltiplica l’effetto isolante.
“Le singole innovazioni sono interessanti ma quello che conta, e che ci ha permesso di conquistare il primo posto, è la sinergia tra tutte le componenti del progetto”, spiega Gabriele Bellingeri, docente di Tecnologia dell’architettura a Roma Tre. “Abbiamo dimostrando che mettendo tecnica ed innovazione al servizio dell’architettura si possono realizzare case super confortevoli, a basso impatto ambientale e anche belle”.
Fonte: La Repubblica